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1 ottobre permaLink 33441674 → Intervieni l'articolo PAGINE BIANCHE · 14 ·
Uno spazio da riempire per proporre idee, opinioni , trame e argomenti liberamente:
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commentiCommenti a:"PAGINE BIANCHE"
c67956498Samuel Colle il 11 dic, 2006 17:15 Modifica
|orizzonti digitali|
|Colle Braghini Vianello Cinetto|
tema 1: (tema trattato)
alvaro siza
Padiglione del portogallo, expo 98, Lisboa, Portogallo
Partendo dagli schizzi prodotti da Siza si voleva far nascere il modello del padiglione del portogallo, Valorizzando poi il rapporto dello spazio architettonico con la luce.
Tema 2:
Peter Zumthor
Terme di Vals, Vals, Svizzera
L'idea di rappresentare le terme di Zumthor come fossero vissute da una goccia d'acqua che ripercorre le diverse vasche delle terme.
tema 3:
rem koolhaas
Maison à Bordeaux, Francia
L'idea di rappresentare la casa di Koolhaas dal percorso nato per gli handicap del suo proprietario, ripercorrendo le diverse rampe e piani mobili.
diagram:dall'oca, rizzardi, trentin il 07 dic, 2005 13:51 Modifica
DIAGRAM
abbiamo scelto il manufatto architettonico: Piscinas das mares,Leça de Palmeira, 1961-1966 di Alvaro Siza: per la sua struttura "diagrammatica", per il suo essere landarchitecture (architettura, roccia, sabbia, mare e ritorno), per la sua percorribilità tra crescita e consumo, che si accorda al nostro tema "Segno", per le suggestioni che ci trasmette e che possono essere valorizzate tramite la nostra animazione, per i colori, il contrasto luce/ombra, i rumori del mare e del vento.
Riccardo Dal Pra il 30 nov, 2005 14:02 Modifica
Gruppo ARgItecture
Scenografia “La Visione dell'Architetto”
60 secondi di filmato che raccontano il progetto “casa Turegano” di Alberto Campo Baeza: il nostro gruppo si propone di metter in evidenza quel processo mentale con cui ogni progettista riesce a costruire la visione architettonica di un’opera, quella stessa visione che gli architetti hanno mentre idealizzano un edificio passando mentalmente dal 2D al 3D e costruendo, in tutte le sue parti, ciò che sarà.
Il filmato e la sua durata sono suddivisi in tracce da 10 secondi l’uno, di modo che, ci dia la possibilità di rendere i principali STEPS del far/sapere/vedere l’architettura.
Soggetti: Telecamera (1) Architetto (2) il foglio di lavoro (3) e l’ambiente di progetto (4)
1 la telecamera: prima inquadra la stanza in cui il progettista disegna il progetto, gli arriva vicino e si posa all’altezza della sua spalla sinistra inquadrando il disegno, scivola lungo una direzione prefissata e sembra entrare o sostituirsi alla matita generando l’edificio 3D.
2 un uomo, uno di noi, dapprima inquadrato nelal sua interezza e poi “tagliato” per inquadrare le sole mani (la telecamera le inquadra nel loro operamdo)
3 un foglio di lucido, un foglio bianco posato su di un piano di lavoro (tecnigrafo o scrivania) con squadre orientate, un blocco di schizzi come lo stesso che sto usando per redarre questo testo circondato da oggetti di lavoro come pennini gomme matite
4 una stanza un tecnigrafo una scrivania, un semplice luogo di studio e lavoro, un ambiente dove opera e si concentra il nostro architetto.
Sceneggiatura:
secondi 1-10: arrivo e visione del luogo di lavoro
In questo spazio tempo assistiamo al lavoro del nostro progettista seduto sullo sgabello e davanti alla sua scrivania dove concepisce il nostro progetto, una mano stringe lo strumento per il disegno mentre l’altra è posata (sinistra) per lasciar libero il campo dell’inquadratura e per l’arrivo della telecamera. L’ambiente è uno studio d’architettura con tavoli, disegni fascicoli e tutto il resto (casomai un piccolo plastico di casa Turegano come cameo) – la porta si apre, la telecamera inquadra questo luogo a tutto campo e poi comincia a muoversi in direzione del nostro soggetto operante sulla scrivania volando a circa 1.80 di altezza e passando sopra a tutto l’arredamento presente, fermandosi all’altezza della spalla sinistra del nostro architetto.
Ora la telecamera si ferma, inquadra abbassando la vista il foglio di lavoro colmo di piante e prospetti del nostro edificio.
Secondi 10-20 posizionamento di inizio tragitto interno
La telecamera stringe il campo e ora inquadra solo le mani del disegnatore ed il suo disegno completo o parziale prende vita. La telecamera ora si avvicina al disegno e porta in primo piano la pianta (un particolare piano, l’ingresso e l’accesso all’area per esempio) di abbassa ed entra nel disegno 2D posizionandosi ad altezza d’uomo (o meno) e si ferma nel punto d’inizio del nostro tragitto interno virtuale.
La telecamera inquadra il punto di inizio, vede le linee nere sul fondo bianco disegnate dalla mano del nostro progettista, con vista prospettica centrale, le stesse linee nere del disegno ora cominciano a tremare e da queste i nostri muri cominciano a prendere forma innalzandosi dal basso o generandosi da queste.
I muri si generano ai lati dell’inquadratura e nascono dal nulla seguendo il disegno 2D offrendo così la vista di partenza fino alla chiusura del campo visivo, i solai si chiudono superiormente e la vista/telecamera comincia a muoversi fino a raggiungere un limite fisico posto dal tragitto e dai vani stessi interni all’edificio. (1° stop). L’arrivo in una stanza x dell’edificio, la telecamera ruota un tot mostrando gli ambienti interni e il loro arredamento fino a scorgere un passaggio oltre il quale sembra non ci sia nulla, solo il bianco del foglio e il nero delle linee del disegno ma si scorge l’andirivieni della matita con cui il nostro architetto sta disegnando.
Secondi 20-30, 30-40, 40-50 continuazione del tragitto interno virtuale
La telecamera si comporta come in precedenza, rotazioni e translazioni sugli assi per offrire viste complete e dettagliate degli ambienti interni con scorci sull’esterno, seguendo la matita e il resto del progetto che manca e che sta per divenire (2°, 3° e 4° stop)
Secondi 50-60 chiusura del percorso virtuale e vista planimetrica
La telecamera ora è giunta alla fine del nostro giro interno, uscirà da una porta o da una finestra e ruotando correrà tutto intorno all’edificio dando la visione completa e definitiva dei prospetti del nostro edificio. Mentre compierà questo giro si alzerà e ruotando verso il suo controcampo tornerà alla stessa inquadratura di partenza e fornirà la vista globale dell’edificio e della usa area. (5° stop) La matita ora sarà sdraiata fuori area a simboleggiare il lavoro finito, la telecamera gira e ora il disegnatore soddisfatto si alzerà dal tavolo di lavoro e spegnerà la luce..
c67956492Riccardo Dal Pra il 23 nov, 2005 15:08 Modifica
Il nostro gruppo si forma con lo scopo divertente di unire quattro utenti del mondo Mac e sceglie di prendere in esame e portare avanti un progetto facente parte di quel ramo del mondo architettonico che comprende opere e progetti fondati sulla “purezza delle linee e di forme”.
La nostra scelta si restringe quindi ad autori conosciuti e a “mostri sacri” dell’architettura mondiale, da A. Siza Vieira a T. Ando passando per R. Koolhas e Z. Hadid, toccando esponenti di diverse nazioni e paesi per giungere ad un autore capace di sintetizzare l’ardire della progettazione pulita al grande effetto ed importanza rivestite da dettagli luci ed ombre.
Carlos Ferrater Lambarri a nostro avviso rientra in questa classificazione e il suo operato ripercorre e ripropone un modo di pensare l’architettura organizzato su concetti quali pulizia semplicità e razionalità di linee nonché rapporti spaziali precisi.
Tutto questo non preclude l’importanza stilistica del buon progettare ma riesce anzi, attraverso pochi ma rilevanti “segni” a donare al progetto architettonico peculiarità e ricercatezza proprie della disciplina fondendo geometrie volumi e dettagli in un risultato artistico pensato secondo l’importante frammistione di linee e portato a termine raggiungendo l’equilibrio ordinato e pulito di forme studiate secondo il loro rapportarsi.
www.soloarquitectura.com/arquitectos/ferraterilambarricarlos.htm
www.ferrater.com
www.floornature.com
European House Now, D.Boles e S. Doubilet -Universe Architecture Series, Paperback 2001
Carlos Ferrater: opere e progetti -Electa 2002
Lo Studio a casa, Cuito -Logos 2001- (Ferrater casa studio giardino)
Gruppo ARGItecture composto da
Riccardo Dal Pra 232169
Gicaomo Puddu 233954
Ivan Dalla Bà 234196
Proposta di lavoro: "Dal disegno a mano all'esperienza virtuale".
Uno "step by step" dal disegno fisico interpretato da una mano operante tramite schizzi matita e strumenti tecnici (squadre o tecnigrafo) alla creazione di ambienti 3D generati autonomamente dal foglio bidimensionale su cui tutti noi architetti poniamo le prime idee del nostro progetto. Essenza del DIVENIRE.
c67956490x,y, the z .....CAMBO il 14 nov, 2005 18:11 Modifica
STORIA
La nostra storia si basa sulla realizzazione in 3D dell’ incisione di Piranesi “Piazza del Popolo” a Roma.
Il racconto inizia con una panoramica dell’ opera situata in un luogo non ben definito dove un fascio di luce o un lampo, irrompendo nella scena, colpisce il disegno dando vita e tridimensionalità agli edifici presenti nell’ incisione.
Da qui seguirà una “camminata” attraverso la piazza e i suoi splendori cercando di dare, mediante l’ uso dei colori propri dell’ opera, lo stesso sentimento che il Piranesi volle dare al suo tempo.
Il video terminerà con una fluida uscita dall’ opera e la presa di coscienza del viaggio fantastico che abbiamo fatto.
Il problema maggiore sarà che nell’ opera sono presenti solo 2 lati della piazza, ma cercheremo di ovviare alla mancanza traendo informazioni da altre fonti dell’ epoca.
P.S.: mercoledì consegneremo un ulteriore cd-rom con allegate informazioni più dettagliate e immagini del progetto reddatto da noi.
saluti gruppo X,Y, the Z CAMBO
c67956488Nicola Scapin e Valentino Rosset il 09 nov, 2005 00:25 Modifica
Titolo: natura versus architettura
L’“oggetto”
La chiesa del Beato Odorico a Pordenone rispecchia chiaramente la tipologia che caratterizza le architetture di Mario Botta; forme semplici riconducibili quasi a solidi geometrici, l’uso incessante del cerchio e del quadrato come forme madre della “buona arte del costruire”; il materiale da costruzione utilizzato è il mattone faccia a vista.
Considerazioni sul tema
Non essendo la chiesa del Beato Odorico a Pordenone (Mario Botta) un edificio ecclesiastico ad impostazione classica, ci fa pensare ad essa come un’architettura importante, ma fine a se stessa. Perciò sulla base di queste piccole annotazioni, seguendo le nostre sensazioni che questo oggetto ci trasmette sarebbe interessante immaginare come anche un piccolo elemento naturale come una goccia di pioggia, associata ad altre a formare un’acquazzone possano cambiare il volto della chiesa stessa; possano distruggere la sua maestosità dettata innanzitutto dal materiale adottato qual'è il mattone faccia a vista (tipico delle architetture di Botta), ma soprattutto come possa questo piccolo elemento naturale stravolgere la funzione dell'edificio stesso.
c67956486Andrea Moretto il 07 nov, 2005 19:25 Modifica
Ciao a tutti...Questo messaggio è per chi lo legge e, soprattutto, per chi è in gruppo da solo e sta cercando come me un partner per l'esercitazione di disegno!
"Cerco un compagno di gruppo (o due) a cui potermi aggregare, oppure che si aggreghi a me, per fare l'eseritazione di disegno...Chiunque voglia rispondere è libero di farlo, sempre qui attraverso 'fogli bianchi'...grazie"
Andrea Moretto
ennio simion il 02 nov, 2005 10:31 Modifica
Simion Ennio matricola 229428
SPAZIO TEMPO
L’idea di pertenza è quella di muoversi in situazioni spaziali differenti;dall’ ambientazione piu’ vasta a quella piu’ costretta,dando delle caratteristiche di indefinitezza o di estrema chiarezza,quiete o movimento con colori o effetti di contrasto in percorsi e passaggi da un ambientazione all’altra cosi’ da avere una sensazione temporale apparentemente definita ma che in realtà disorienti,come lo stesso spazio che nel suo percorso ci riportera’ al punto di partenza per gradi e salti di spazialita’ e dunque,sia per il tempo e lo spazio un viaggio che ne è lo stesso annullamento.Ho sintetizzato a due le idee iniziali per l’animazione poiche’ sembravano le piu’ interessanti.
Alcuni spunti sono stati presi dalle ambientazioni di Moebius creatore di mondi e ambientazioni sia nei suoi disegni che nelle collaborazioni per vari film (lavora su Alien,Tron,Abyss…e con Myazaki) .
Per l’architettura si e’ scelto Calatrava ed in particolare la Torre delle telecomunicazioni (Valencia,Spagna,1991) o similarmente la Torre Montjuic (Barcellona,Spagna,1989-92), sia per la loro forma e perche’ in particolare l’ultima proietta la sua forma come una meridiana. Nel secondo progetto abbiamo il Padiglione galleggiante (Lago di Lucerna, Svizzera, 1989).
Progetto 1 : Tempo nello spazio
Ci troviamo a venezia,inquadratura dall’acqua verso la riva e una porzione di edificio,una coltre di nebbia mi impedisce la vista completa.(guardo dal basso verso dx)
Mi muovo ora al di sopra della riva ed entro in una calle seminascosta dalla coltre nebbiosa(velocita’ camminata volto all’ interno dx,visibilità offuscata) intravedo come uno spiraglio di luce in fondo,le pareti mi chiudono come in una stanza e dei lampioni regolari nei muri laterali mi danno la sensazione della mia direzione oltre che a scaldare l’ambientazione sempre e ancora cupa.
Arrivo alla fine,non vi e’ una porta, bensi’ una figura un quadro,ormai la visibilità si e’ distesa,ancora presente un velo di nebbia ma la figura che ho di fronte al centro del muro e’ chiara definita…
Ambientazione della figura in parete:luce estremamente nitida un deserto di sabbia spaziale dove sospesa nell’aria impera un grande roccia.
(esperimento in foto,naturalmente la luce sarà blu per l’orizzonte e sabbia per il fondo)
Entriamo all’ interno,e trovo una luce nitida,viva,viaggio in questo spazio allontanandomi e avvicinandomi alla mia roccia,guardando all’orizzonte per poi girare attorno al monolita che lentamente si sta’ appoggiando a terra.
Il vento da leggero aumenta fino a creare vortici di sabbia che giocano con le mie visuali…mi preparo ad un'altra percezione di spazio…
La superficie superiore della roccia è liscia,una lastra di ghiaccio,io ne sono perfettamente a livello con lo sguardo…la roccia abbassandosi si e posta nella direzione del mio sguardo…
Ormai questo e’ un nuovo spazio, un mare di ghiaccio liscio,ne corro veloce al di sopra,con effetti di riflesso e luce…incontro il mio faro nella distesa,La Torre di Calatrava( giochi e riflessi di luce,possibile illuminazione della parte affusolata della costruzione,il riflesso della torre crea a terra una meridiana,tempo accellerato).
“Pensavo anche invece di trovare la costruzione,di fare in modo di collocare nel mare di ghiaccio un video,uno schermo piatto,dove all’ interno si muoveva l’architettura di Calatrava”
Il pezzo centrale sembra scaldarsi(colore rosso) staccandosi dai suoi sostegni,crolla,creando nella mia superficie di ghiaccio il propagarsi di onde…come una goccia nell’acqua(modificazione del solido in acqua…onde).
Seguo le mie onde e cio che ormai da solido è diventato mare,mi portano verso la nebbia..ricreo e ripristino il passaggio della situazione iniziale,ritorno alla mia inquadratura di Venezia.
Progetto 2 : Tempo nello spazio
Padiglione galleggiante che si forma dalle fondamenta dell’isola nel quale è collocato.Percorso al suo interno,gioco con la spazialità e ambientazione circostante,un isola in mezzo ad un lago fra i monti alberati….Potrebbe essere un iceberg…
Passaggio delle stagioni si vede nella vegetazione..inizia la primavera,la struttura di Calatrava che è progettata a posta si apre come un fiore…
La struttura invecchia si crepa,mentre cresce una vegetazione che va a coprire e impadronirsi completamente della mia struttura…”la primavera trionfa..”
(verde:spirali di forme geometriche affusolate che da un piccolo singolo crescono e si propagano)…poi…
Luce abbagliante,suono sordo..il tutto diviene desolazione,deserto…il cielo e’ cupo…inquadratura che gira intorno alla desolazione mi porto verso l’isola…ritorno al cielo cupo e nuvoloso ora….
…..una singola goccia dall’ alto cade al centro e tocca la terra dell’isoletta….si vede qualche resto della costruzione…
Tutto ricomincia da una piccola pianta che si fa largo fra la terra incominciando a crescere da dove la goccia e’ caduta….
prof il 02 nov, 2005 01:43 Modifica
domanda: Come posso inviare le foto del gruppo?
risposta: Fai una cartella zippata e speditemela come allegata per posta elettronica !
Subjet: Immagini gruppo xxxxxx xxxxx xxx
Alessia Mosca il 27 ott, 2005 19:55 Modifica
Invio commento della prima lezione con la risposta alle domande
Domanda 1:
La prima esperienza importante per la mia formazione è stata forse permessa da un po’ di cosiddetta “fortuna”… fortuna di aver scelto la scuola superiore giusta per me (dico “fortuna” perché mi rendo conto che non tutti a 14 anni siano riusciti a scegliere la strada giusta)… Quando poi ho preso il diploma di geometra ero convintissima ad iniziare subito l’Università di Architettura di Venezia… Ed ecco che di nuovo la cosiddetta “fortuna” mi ha portato a vivere anche la seconda esperienza importante: convinta da mia sorella ed un amico ho avuto l’opportunità meravigliosa di seguire un corso sul disegno CAD e la modellazione 3D, e mi sono addentrata nel mondo del disegno tridimensionale… L’anno dopo ho deciso di entrare allo IUAV e l’ultima “fortuna” è stata che sono riuscita ad entrare, anche se con il secondo ripescaggio. All’università ho avuto esperienze importanti in ambito informatico: 2 woorkshoop con il prof. Testa Luciano e un corso di progettazione con il prof. Tramontin Lodovico, con cui ho progettato in 3D e realizzato delle animazioni.
Domanda 2:
La possibilità di disegnare in digitale ha dato al disegno nuovi orizzonti, maggior precisione, velocità e semplicità (ovviamente per chi sa usare i programmi!). Il lavoro dell’architetto ha subito quindi un’evoluzione importante, soprattutto per mezzo dei programmi di modellazione tridimensionale, che permettono di rappresentare l’architettura in modo facilmente comprensibile anche da chi di architettura non sa niente e avrebbe difficoltà a leggere piante, prospetti e sezioni. C’è anche da dire che un’animazione 3D ha un’ aspetto molto più scenografico, “fa più colpo”, di migliaia di disegni 2D!
Domanda 3:
Mi sono iscritta a questo corso perché non ho mai costruito un portfolio digitale e per imparare ad utilizzare Maya.
Domanda 4:
No, non ho previsto un argomento di tesi.
Domanda 5:
Ho trovato interessanti le attività principali del corso: la costruzione del blogfolio e l’ideazione e produzione di un clip di animazione 4D.
Domanda 6:
Da grande vorrei fare l’architetto in uno studio di architettura, magari con la possibilità anche di lavorare con i programmi di progettazione e modellazione tridimensionale.
Francesco Perinotto il 27 ott, 2005 18:10 Modifica
NOME GRUPPO:Personal Vision
1 Francesco Perinotto 239196
2 Sandro Zardo 239605
3 Dario Bertolin 239408
L'architettura non ha soluzioni univoche,le idee per un progetto possono essere molte,come le suggestioni che esso può esprimere quando è costruito.
Visione personale attraverso la rappresentazione digitale.
Mirko Daneluzzo il 26 ott, 2005 01:10 Modifica
Il fine settimana scorso sono andato con un amico a Zagabria per seguire il "Days of Oris 5": due giorni full immersion di architettura con ospiti del calibro di Alberto Campo Baeza, Neutelings, Zumthor, Artec, Pallasma e Blauraum. I lavori presentati erano tutti di alta qualità, ma, a mio avviso, gli architetti che si sono distinti e hanno dimostrato di essere grandi contemporanei sono Will Alsop e i croati RandicTurato.
Alsop. E' stato una dimostrazione di come le animazioni e il video possano diventare strumenti di progetto ed efficaci mezzi per indagare le dinamiche di sistemi complessi come quelli urbani (dagli ultimi interessi di alsop...mi viene in mente super city da lui scritto). Alcuni video che ha presentato si possono vedere nel sito dell'agenzia che li ha sviluppati: www.squintopera.com
RandicTurato. Questi hanno organizzato il loro intervento come uno show rock: sala buia, una luce che si sposta sulle sue pareti, suoni sintetizzati, ad un tratto parte un filmato dai ritmi vertiginosi, caratterizzato dalla fusione di "stili" hand-made, collage, modelli 3d renderizzati alla Rodcenko... una grafica d'avanguardia russa ritoccata dalla pop, con una colonna sonora penetrante (un inno socialista in versione hard rock). La presentazione è proseguita in un flusso che alla fine è stato riavvolto nel tempo di un respiro (un impatto visivo suggestivo: tutta la presentazione rivista ad ipervelocità, inversamente).
luca vendrame il 19 ott, 2005 16:17 Modifica
NOME GRUPPO: αω (ALFA E OMEGA)
1.Francesca Gemignani
2.Alessia Bonfiglio
3.Luca Vendrame
(tutti ClA ord.'93)
Armando Cardazzo il 12 ott, 2005 12:52 Modifica
FlipBook
un ricordo che è riemerso nella mia memoria di bambino...
ero appassionato da queste piccole animazioni che si trovavano nei vari giornalini per ragazzi...
ho cercato sul web approfondimenti e vorrei condividerli...
http://www.flipbook.info/
http://www.fabrica.it/flipbook
Armando Cardazzo